Addio alla creatività?

28.06.2020

L'artigianato sta diventando un miraggio. I numeri continuano a calare, come mai? Quanto influisce nel nostro sistema economico l'artigianato? I prodotti "Made in Italy" sono realmenti realizzati in Italia?

Scritto da Matteo Frigerio

2 min.


La bellezza di poter raggiungere a piedi un piccolo borgo italiano e acquistare qualche oggetto artigianale per ricordo è davvero immisurabile. L'artigianato è parte dell'infinita bellezza del nostro bel paese, fin dalle sue origini. Dall'antichità l'artigianato è maturato e si è specializzato per soddisfare determinati bisogni. E' possibile che sia colpa dell'industria 4.0 che è sempre più influente e continua a meccanizzare e coprire un'alta percentuale del ciclo produttivo (serie di operazioni medianti le quali siamo in grado di ottenere il prodotto finale), oppure dell'instabilità e incertezza generale causata da un possibile aumento dell'IVA. I dati dell'INPS, come riporta ANSA.IT, (https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/06/24/inps-quasi-300.000-artigiani-in-meno-da-2010_fc04f5fc-226f-4353-a4b2-15efe92bdd3b.html) del 2019 raccontano un drammatico crollo di 300.000 attività artigianali, dal 2010. L'artigianato, ad oggi, conta 1.620.000 piccoli imprenditori, localizzato principalmente in Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. Come possiamo rispondere a questa emergenza? Ricordo che sia quest'anno, che in altri periodi, giravano messaggi che invitavano a un senso patriottico nell'acquistare solo ed esclusivamente prodotti "Made in Italy" in modo da poter aiutare l'economia nazionale. Apriamo una piccola parentesi.

Sapete che nella maggior parte dei casi, i prodotti con il marchio "Made in Italy" sono, in realtà, "Made in ?". Cerchiamo di capire meglio.

Facciamo finta di produrre penne stilografiche. Ora mettiamo che per ridurre i nostri costi di produzione (costi generali che potrebbero sorgere durante la nostra produzione, come l'onere dei dipendenti, delle materie prime, ecc.) localizziamo alcuni processi nei vari paesi del mondo, come Russia, Romania, Albania e Grecia. I nostri clienti troveranno nei punti di vendita o nelle società commerciali il nostro prodotto come "Made in Italy". Ma come! Non abbiamo diviso la produzione in diversi paesi? Certo, ma abbiamo concluso il ciclo produttivo in Italia. Di fatto, ai sensi dell'articolo 24 del Codice Doganale Europeo (Reg. EEC 2913/1992) un prodotto che è stato soggetto a diverse alterazioni in diversi paesi, è comunque considerato "Made in" nel paese in cui è concluso il ciclo produttivo.

Quindi, ritornando all'artigianato, come possiamo rispondere a questa emergenza? Fare più gite turistiche? Dobbiamo essere preoccupati di questa preoccupante discesa?

Ragionando, è più pesante la pressione esercitata dalle incertezze politiche per quanto concerne un ipotetico aumento dell'IVA rispetto all'avanzo dell'Industria 4.0,

in quanto quest'ultima non potrà mai sostituire la creatività e manualità del piccolo imprenditore artigiano, rispetto alle imposte, che danneggiano l'Impresa.

La soluzione non sarebbe di certo penalizzare una delle due realtà produttive. Bisognerebbe sovvenzionare l'artigianato, con una politica fiscale sicura e non aggressiva.

Fonti: 

Corso di scambi internazionali, CCIAA Como-Lecco, 2019

Codice Doganale Europeo,

ANSA.IT,

NEWSMONDO.IT

Link: https://newsmondo.it/italia-artigianato-in-crisi-nel-2019/economia/?refresh_ce

Approfondimenti: 

Made in Italy https://www.gleni.it/it/marchio-made-in-italy.html

Etg Como artigiano in crescita https://www.youtube.com/watch?v=px_JOA7X0kw


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