Fake News e Whatsapp
Da incendi dolosi in Irlanda e Inghilterra fino a linciaggi in India. Le fake news sono diventate una vera e propria piaga sociale e i social corrono ai ripari.
Scritto da Gabriele Lo Monaco
4 min.
Con l'inizio della pandemia e le varie misure di lockdown adottate un po' in tutti i paesi del mondo, i social sono diventati il fulcro della nostra società. È lì che ormai la gente discute: le informazioni vengono veicolate e la gente si incontra, non potendo fare lo stesso nella vita reale.
Ma questo cambiamento di abitudini ha portato con se non poche problematiche. Negli ultimi tempi avvelenatori di pozzi, più o meno consapevoli, e complottari hanno iniziato a diffondere le loro idee ridicole attraverso i social con titoloni capaci di incutere timore nella gente già abbastanza spaventata che, non avendo mezzi adeguati per discernere una notizia vera da una falsa, si precipita sui social urlando alla fine del mondo e contribuendo alla diffusione della bugia.
Per quelli che pensano siano solo scherzi innocenti di simpatici burloni e non ci sia nulla di male nello scrivere fake news, c'è una notizia degli ultimi giorni in cui si attesta che in Inghilterra e in Irlanda sono stati appiccati incendi dolosi ad antenne (o presunte tali) del 5G che secondo alcuni complottari senza evidenze scientifiche sarebbero in grado di veicolare la diffusione del coronavirus.
Ma come si diffonde una fake news? E come vi si può porre rimedio?
Ebbene, a quanto pare diversi studi affermano che la diffusione maggiore di fake news avviene attraverso le fastidiosissime catene su app di messaggistica come Whatsapp oppure attraverso video e post sui social. Per fare fronte a questo problema pare infatti che Whatsapp eliminerà la possibilità di inoltrare un messaggio a più di una persona alla volta (funzione già limitata a 5 utenti per volta) per rendere più difficile agli utenti diffondere notizie false, ciò non toglie che esistono sempre i gruppi e che si può sempre fare copia e incolla di un messaggio.
A quanto pare per limitare lo spam e la diffusione di fake news non basterà semplicemente eliminare la funzione inoltra, ma forse occorrerà inserire un sistema di report degli utenti che non rispettano le linee guida e creano, diciamocelo, fastidiosissime catene repostate dai quattro zii sessantenni presi dal panico.