Gli effetti del Coronavirus sull'esplorazione spaziale
Di questi tempi siamo abituati a sentire notizie di manifestazioni ed eventi posticipati a causa del COVID-19, e ovviamente anche l'esplorazione spaziale è afflitta da questo problema. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio come questo campo prova ad andare avanti.
Scritto da Diego Racalbuto
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Tra luglio e settembre del 2020 si aprirà una finestra di lancio per Marte, ovvero un momento particolarmente vantaggioso in termini energetici per spedirvi oggetti, e per questo motivo quest'anno erano previste svariate missioni verso il pianeta rosso.
Una di queste, ExoMars 2020, figlia di una collaborazione tra ESA e Roscosmos, rispettivamente agenzia spaziale europea e russa, è stata posticipata alla prossima finestra di lancio, prevista tra agosto e ottobre del 2022. Sebbene la sonda fosse già pronta, il fatto che mancassero solo quattro mesi al lancio impediva di concludere tutti i test in sicurezza e, complice l'esperienza dello schianto del lander Schiaparelli della precedente missione ExoMars 2016, è stato preferito rinviare il lancio per garantire la riuscita della missione. L'obiettivo del rover che verrà lanciato tra due anni è quello di analizzare campioni di suolo e roccia marziani alla ricerca di molecole organiche.
La NASA invece ha ribadito la sua volontà di lanciare la missione Mars 2020 nei termini previsti, ovvero tra il 17 luglio e il 5 agosto dell'anno corrente. L'obiettivo della missione è quello di spedire su Marte un rover, il quale dovrà studiare il clima e la geologia del pianeta, e un elicottero, pesante meno di 2 kilogrammi e senza strumenti scientifici a bordo, che dovrà semplicemente effettuare dei voli di prova lunghi fino a 90 secondi per dimostrare la possibilità di usare velivoli all'infuori del nostro pianeta. Al fine di garantire la sicurezza prevista dalle misure contro il virus comunque la NASA ha dovuto interrompere altre missioni ritenute meno importanti, come il lancio del James Webb Space Telescope, erede del più noto Hubble.
Mentre nella Guyana Francese sono state bloccate tutte le operazioni di lancio dallo spazioporto di Kourou, in Kazakistan non si fermano i lanci e infatti, proprio oggi, è stata lanciata una Sojuz verso l'ISS, stazione spaziale internazionale, con a bordo tre astronauti. Il lancio è avvenuto stamattina alle 10:05 e la navicella si è agganciata alla stazione alle 16:13. Anche le missioni già lanciate continuano a essere dirette e monitorate, anche se con personale ridotto. Ne è un esempio la sonda BepiColombo dell'ESA, lanciata nell'ottobre del 2018 verso Mercurio, dove arriverà solo intorno alla fine del 2025. La sonda domani effettuerà un sorvolo della Terra per acquistare energia necessaria al raggiungimento di Mercurio.
Perciò nonostante le difficoltà le agenzie spaziali continuano a lavorare, anche se con personale ridotto e posticipando alcune missioni. Presumibilmente questo periodo avrà delle conseguenze, infatti l'interruzione di alcune missioni potrebbe ritardare l'inizio di una nuova era di esplorazione spaziale con equipaggi umani, e la crisi economica che ne potrebbe scaturire rischia di causare tagli alle agenzie governative, portando questo campo sempre più nelle mani dei privati.
Fonti e approfondimenti:
https://www.esa.int/Newsroom/Press_Releases/ExoMars_pronto_a_decollare_per_il_Pianeta_Rosso_nel_2022
https://mars.nasa.gov/mars2020/mission/overview/
https://www.nasa.gov/press-release/nasa-leadership-assessing-mission-impacts-of-coronavirus
https://www.arianespace.com/press-release/covid-19-guiana-space-center-suspends-launch-campaigns/