Gli Stoici e la Farisaica felicità

"Come può essere conseguita la Felicità?" - Chiese il popolo

E gli Stoici risposero - "Con l'apatia".

Scritto da Lorenzo Prestigiacomo

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Il termine deriva dal greco ed è il modo il cui veniva indicata la liberazione dalle passioni che il saggio avrebbe ottenuto solo attraverso l'esercizio della virtù.

Lo stoicismo è una corrente filosofica che nasce nel III° Secolo a.C. con il preciso scopo di sopperire alle inquietudini dell'uomo e somministrare un farmaco per le sue paure, tra le quali si annidava la paura di non poter essere mai veramente felici. Questa filosofia contempla l'imperturbabilità e la non dipendenza dalle passioni. Le passioni venivano considerate come la fonte di ogni turbamento e dolore, e dunque dovevano essere estinte se si voleva restar sereni. Le affezioni poi erano concepite negativamente poiché contrarie alla razionalità e affini al pathos.

"L'uomo che segue le passioni è stolto e ignorante, ma soprattutto è infelice, perchè è schiavo di quei pesi che non gli permettono di essere conforme al Logos".

Ragionandoci oggi,dopo tanti secoli, queste parole suonano diversamente e rimandano ad una felicità che più che tale, sembra soltanto una scusa per vivere isolati dal mondo, che serve a non incappare in qualche ostacolo o pericolo casuale.

L'uomo è nucleo di passioni e ragionamento. Questa filosofia ne esclude una parte fondamentale, come se ad un aquilone tagliassimo il suo filo levandogli così la possibilità di poter volare. Ed è lo stesso per l'essere umano che senza passione direbbe De Andrè "Sarebbe solo un cinghiale laureato in matematica purissima".

Fonti e approfondimenti:

https://hashtagfilosofia.wordpress.com/2017/11/12/come-trovare-la-felicita-lapatia-degli-stoici/

https://it.wikipedia.org/wiki/Stoicismo

https://library.weschool.com/lezione/sintesi-etica-stoica-katechon-2322.html