Golpe bianco in Ungheria
Ormai da tempo osservatori internazionali e partiti d'opposizione in Ungheria denunciano il lento smantellamento del sistema di pesi e contrappesi che in uno stato democratico impediscono di solito la formazione di dittature e governi che violino le libertà individuali dei cittadini.
Scritto da Gabriele Lo Monaco
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Viktor Orbàn e il suo partito Fidesz da anni sono a lavoro per indebolire la divisione dei poteri in Ungheria. Attraverso numerose riforme costituzionali la divisione dei poteri è andata via via svanendo di fatto consegnando nelle mani di Orban e dei suoi fedelissimi poteri e superpoteri.
Come se non bastasse il premier ungherese negli anni ha stretto fortissimi legami con gli oligarchi che controllano le 400 maggiori aziende del paese di fatto facendo sembrare L'Ungheria più che un paese democratico una versione in miniatura della Russia di Putin, una situazione denunciata da anni da numerose ONG ed esperti dei diritti umani.
Tornando al presente ecco spiegato cosa è successo nei giorni passati. In una votazione del 30 Marzo il parlamento Ungherese ha di fatto votato affinchè Orban prendesse i pieni poteri di governo per far fronte all'emergenza coronavirus, con la possibilità di sospendere a tempo indeterminato le attività parlamentari e chi verrà accusato dall'esecutivo a diffondere "fake news" riguardanti le disastrose condizioni sanitarie nel paese rischia fino a 5 anni di reclusione.
Il neodittatore Ungherese ha incassato il plauso dei sovranisti nostrani come Salvini che si dice contento della scelta "democratica" presa dal parlamento dell'Ungheria. Le istituzioni europee si sono già attivate e si prospettano provvedimenti seri chiesti a gran voce da altre aree politiche interne all'unione.
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