Il Disturbo Depressivo
Il termine "disturbo depressivo" definisce un raggruppamento di disturbi psicopatologici e psichiatrici che implicano, in primo luogo, alterazioni significative del tono dell'umore del soggetto affetto accompagnate da altri sintomi, sia di natura somatica sia di natura psicologica (la diminuzione o l'aumento del peso corporeo e dell'appetito, ipersonnia o insonnia, maggiore faticabilità, marcata difficoltà nella concentrazione).
Il quadro completo comprendente tali sintomi ed alterazioni dell'umore comporta una compromissione del funzionamento sociale e lavorativo del soggetto implicato.
Le cause di questo disturbo variano da individuo ad individuo; può, infatti, incidere un fattore biologico (come una maggiore predisposizione genetica) o psicologico (come le esperienze di vita e l'ambiente quotidiano in cui il soggetto si trova).
La malattia presenta diversi gradi di gravità: si spazia da manifestazioni di bassa intensità fino ad arrivare a situazioni invalidanti, nei casi in cui lo stato depressivo renda impossibile svolgere normali attività quotidiane.
In termini temporali i disturbi depressivi presentano un esordio collocabile a partire dall'infanzia fino ad arrivare a tutta l'età adulta.
Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità questa malattia è la principale causa di disabilità globale.
Calano i suicidi in Italia, ma ancora oggi ne avvengono oltre dieci al giorno.
Il numero cresce con l'età, si passa da 1,3 suicidi per 100 mila abitanti sotto i 24 anni a 10 per le persone di oltre 65 anni.
A togliersi la vita sono più spesso gli uomini, con un rapporto di circa 4 ad 1 rispetto alle donne.