Istituzione del ghetto di Venezia

29.03.2020

Gli ebrei verrano colpiti a raffica da provvedimenti antisemiti in qualunque tempo e luogo, per tutta la loro storia. Tappa fondamentale è l'apertura del ghetto ebraico a Venezia, simbolo della perdita della libertà di circolazione per il popolo giudaico della città lagunare, che si trova relegato in un unico quartiere, quartiere che con il tempo diventerà sporco, sovraffollato e privo di servizi pubblici.

Scritto da Silvia Giunta

1 min.


Accadde oggi: 29 marzo 1516

Il senato della Repubblica di Venezia emana un'ordinanza che impone alla componente ebraica della cittadinanza di risiedere obbligatoriamente nel sestiere di Cannareggio, soprannominato "Ghetto ebraico".

La Serenissima aveva già approvato diverse leggi antisemite, che sottoponevano gli ebrei alle più disparate restrizioni, ma rimaneva uno dei centri europei più tolleranti nei confronti di questa etnia, ed è per questo motivo che la presenza giudaica sarà sempre estremamente consistente nel territorio della città lagunare.

Il ghetto, così come l'obbligo di residenza, verrà poi destituito con l'avvento di Napoleone, ma rimane comunque l'espressione di un crescente odio verso una civiltà culturalmente ed economicamente avanzata, come quelle ebrea, che sfocerà nell'Olocausto dello scorso secolo.

Ancora oggi è possibile visitare questo quartiere del capoluogo veneto, fulcro dell'odierna comunità giudaica di Venezia, e sede di sinagoghe e altre istituzioni religiose.

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