La leggenda di Paul McCartney

23.04.2020

Tra le numerose teorie complottiste in circolazione, la più nota, per quanto concerne il mondo del rock, è senza dubbio la leggenda della morte di Paul McCartney, bassista dei Beatles, anche nota con l'acronimo PID ("Paul is dead"), cominciata a circolare a partire dal 1969.

Scritto da Isabella Ferro

2 min.


Secondo questa leggenda, la notte del 9 novembre del 1966 Paul, irritato da una discussione avuta tra compagni di band, decide di allontanarsi dallo studio di Abbey Road dove era in corso la registrazione dell'album "Sgt Pepper's Lonley Heart Club Band" e di mettersi in macchina.

Accade l'inaspettato: Paul ha un incidente dove perde la vita.

La decisione presa del suo manager Brian Epstein e da John Lennon è dunque quella di seppellire Paul in silenzio e di non rivelare a nessuno la sua morte per non sconvolgere la carriera del gruppo, al tempo all'apice del suo successo.

Per motivi di interesse McCartney viene perciò presto sostituito da un sosia, tale William Campbell, un attore sconosciuto che acconsente a sottoporsi ad alcuni interventi di chirurgia plastica per rendersi somigliante al defunto cantante. I sostenitori della teoria adducono come prove i numerosi indizi che la band avrebbe disseminato nei loro lavori successivi al presunto incidente.

Ad esempio, sulla destra della copertina dell'album Sgt Pepper's Lonley Heart Club Band compare una bambola raffigurante l'attrice bambina Shirley Temple, che tiene appoggiato sul grembo un modellino d'auto Aston Martin, l'auto che Paul avrebbe guidato la notte dell'incidente. La donna anziana che tiene la suddetta bambola indossa sulla mano sinistra un guanto da automobilista macchiato di sangue.

La composizione floreale gialla posta in basso formerebbe, secondo un'interpretazione abbastanza diffusa, la parola Paul con un punto interrogativo. È possibile scorgere, poi, una mano alzata sopra la testa di Paul, simbolo di morte in alcune culture orientali.

Più a sinistra, le quattro statue di cera raffiguranti la band sono vestite con abiti scuri, come se presenziassero ad un funerale.

Se si prende uno specchio e lo si rivolge alla scritta "Lonley Hearts" in modo da tagliarla a metà, si ottiene la frase "1ONE IX HE<> DIE" in cui XI starebbe per la data 9 novembre in cui sarebbe morto McCartney; la freccia che compare tra "he" e "die" indicherebbe proprio Paul.

Inoltre, dell'ideatore della copertina, tale John Ephgrave, non si hanno notizie certe riguardo la sua esistenza; perciò è stato ipotizzato l'utilizzo di un nome fittizio, ottenuto dalla combinazione tra le parole "epitaph" e "grave".

Sul retro della copertina, una foto del quartetto viene sovrapposta ai testi delle canzoni; George ha il dito puntato verso la scritta "five o'clock", l'ora del presunto incidente, contenuta nella canzone "She's leaving home".

Inoltre, la testa di McCartney si trova posizionata proprio accanto alla scritta "Without you", tratta dal brano "Within you". Nella copertina di "Abbey Road", invece, il gruppo attraversa la strada in fila: ad aprirla è John vestito di bianco (forse a simboleggiare un sacerdote oppure un angelo), seguito da Ringo, vestito interamente di nero (il che farebbe pensare al portatore della bara), Paul, a piedi scalzi ed occhi chiusi, ed infine George, vestito in jeans e clarks (che farebbe pensare alla figura del becchino).

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