La questione dei braccianti irregolari
Sanità ed economia, ne sentiamo parlare ogni giorno con preoccupazione e si mettono continuamente in campo nuove manovre che le riguardano. Eppure una semplice mossa che potrebbe aiutare da entrambi i punti di vista rischia di causare una crisi di governo.
Scritto da Diego Racalbuto
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"Forma illegale di reclutamento e organizzazione della mano d'opera, spec. agricola, attraverso intermediari (caporali) che assumono, per conto dell'imprenditore e percependo una tangente, operai giornalieri, al di fuori dei normali canali di collocamento e senza rispettare le tariffe contrattuali sui minimi salariali."
Questa, secondo la Treccani, è la definizione del termine "caporalato", un problema che da anni affligge il nostro paese, le cui vittime sono le stesse di alcuni individui che, fingendosi paladini della giustizia, fanno politica sulla loro pelle. Queste vittime sono per lo più immigrati irregolari, che sono recentemente diventati ancora più del solito soggetto di discussione politica.
Lo stato di pandemia in cui ci troviamo mette gli imprenditori agricoli di fronte a una scelta importante: fermare la raccolta dei prodotti, che gli causerebbe danni economici e avrebbe una grossa influenza sul mercato, rendendo difficile reperire alcuni prodotti alimentari, o ricorrere al caporalato. La proposta di Teresa Bellanova, attuale ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e senatrice di Italia Viva, è quella di regolarizzare circa 600mila immigrati per proteggerli, combattere la criminalità e rallentare il contagio, che su questi individui sarebbe estremamente difficile da monitorare. Infatti queste persone vivono con la paura del rimpatrio e difficilmente andrebbero in ospedale senza documenti, attirando così l'attenzione delle forze dell'ordine. In questa situazione il rischio è che possano nascere nuovi focolai e, di conseguenza, si avrebbe una ricaduta dei contagi.
Su questo tema si sta aprendo uno scontro interno al Governo, con i partiti più a sinistra (Partito Democratico, Liberi e Uguali e Italia Viva) che si dicono fortemente favorevoli all'approvazione della proposta, e il partito di maggioranza relativa (Movimento 5 Stelle) che invece frena. Di fronte al possibile fallimento della sua stessa proposta, Bellanova ha recentemente minacciato le dimissioni, gesto che potrebbe portare Italia Viva a lasciare il Governo, causandone la fine. Il bandolo della matassa pare essere l'inserimento di colf e badanti tra i fruitori del permesso di soggiorno, senza i quali il numero calerebbe da 600mila a circa 400mila persone.
Mentre il Papa e la Conferenza Episcopale Italiana si sono espressi in favore della proposta, le forze d'opposizione, Lega e Fratelli d'Italia in primis, si sono mostrati contrari, sostenendo che la regolarizzazione dei braccianti potrebbe produrre l'effetto contrario di quello desiderato, e cioè rendere più difficile controllare il lavoro nero.
Ma questo fenomeno, come già detto, non è recente, è un problema radicato nella nostra società ormai da anni, e la politica ne è a conoscenza. Più volte si è parlato di sanatorie che potessero risolvere il problema, e raramente si sono presi provvedimenti realmente efficaci in grado di eradicarlo. E il fatto che in uno Stato civile con un alto standard di vita serva un virus per portare alla luce una così grave violazione dei diritti dell'individuo dovrebbe farci interrogare su quanto alla politica interessi realmente la giustizia e il bene comune.
Approfondimenti:
https://www.treccani.it/vocabolario/caporalato/
https://www.filodiritto.com/caporalato-e-sfruttamento-agricoltura