La risiera di San Sabba

04.04.2020

Gli orrori dei campi di sterminio rimangono limitati nel contesto dell'Italia fascista, che ne costruisce uno soltanto: La Risiera di San Sabba.

Scritto da Silvia Giunta

1 min.


Situato nella città di Triste il lager viene adoperato come struttura carceraria, ma è rimasto tristemente celebre per il gran numero di assassinii che si sono verificati tra le sue mura. La denominazione di campo di sterminio, infatti, è impropria. La Risiera di San Sabba era stato adibito come campo di concentramento, ma le uccisioni che si sono consumate al suo interno gli recheranno questa infausta definizione.

Le vittime della violenza nazifascista vengono eliminate nei modi più disparati: fucilazione, impiccagione, avvelenamento da gas tossici, e molto altro ancora. A trovare la morte in questo luogo spaventoso saranno tra le 30.000 e le 50.000 persone, e sarà proprio per bruciare l'enorme quantità di cadaveri accumulati che si decide di costruire un forno crematorio, che entrerà in funzione proprio il 4 aprile del 1944.

Il forno e la ciminiera ad esso annessa saranno distrutti nella notte tra il 29 e il 30 aprile 1945, nel vano tentativo di nascondere le atrocità connesse agli Alleati.

Nel 1965 la Risiera di San Sabba è stata proclamata monumento nazionale, ed è oggi apertamente visitabile, insieme al museo ad esso dedicato.

Fonti e approfondimenti:

https://risierasansabba.it/la-storia 

https://it.wikipedia.org/wiki/Risiera_di_San_Sabba 

https://www.treccani.it/enciclopedia/seconda-guerra-mondiale/ 

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