La triste storia di George il solitario
Scritto da Gabriele Lo Monaco
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George, che si stima avesse circa 100 anni alla sua morte, passò gli ultimi anni della vita in cattività,rifiutando ogni tentativo, da parte dei ricercatori di farlo accoppiare con femmine di altrespecie a lui simili, per preservarne almeno in parte il patrimonio genetico.Con un anno di nascita stimato intorno al 1910, George venne ritrovato sull' isola di Pinta,una delle più piccole dell'arcipelago delle Galapagos. La sua specie già all'epoca delritrovamento, avvenuto nel 1971, veniva considerata estinta a causa della caccia e dellaintroduzione da parte dell'uomo di mammiferi erbivori, che sottraevano alimenti alle tartarughe sull'isola.Una volta ritrovato divenne subito un'icona della lotta per la preservazione delle specie e immediatamente gli scienziati si misero all'opera per cercare di preservare il più possibile ilmateriale genetico di George.
Essendo l'ultimo della sua specie, accoppiarsi con un' altra femmina sua simile era impossibile, perciò gli scienziati cercarono attraverso studi tassonomici di trovare femmineappartenenti a specie geneticamente più vicine a lui, per far sì che si potesse accoppiarecon esse e far nascere una tartaruga ibrida in grado di portare avanti i geni del padre seppur in parte. George rifiutò ogni tentativo di accoppiamento e si spense nel 2012 presso il Charles Darwin Research Station, sull'isola di Santa Cruz, dove gli scienziati prelevarono campioni dimateriale genetico con la speranza di creare ibridi in futuro; inoltre sottoposero George all'autopsia, la quale attestò che la morte della testuggine avvenne per cause naturali.
Approfondimenti:
https://www.nature.com/news/the-legacy-of-lonesome-george-1.11017