L'evoluzionde della tecnologia nei millenni
Lo sviluppo della tecnologia ha plasmato, nell'arco della storia dell'umanità, il modo in cui le persone, gli stati e le civiltà hanno interagito permettendo il trasporto di persone e cose, l'esplorazione dell'ambiente, la conoscenza delle leggi della natura oltre il limite dei sensi dell'uomo.
La
tecnologia,
si accresce e accresce, la società corrente, frutto entrambe del
progresso delle generazioni che le hanno precedute.
Dunque per apprendere meglio la tecnologia e il suo progresso, dobbiamo tener conto dell'epoca in cui questa si evolve, quindi il contesto socio-culturale, e, relativamente alla direzione intrapresa, la capacità della stessa generazione, di poterla evolvere.
La necessità di una soluzione ad un problema, ha sempre spinto l'uomo dove non si pensava potesse arrivare, un passo alla volta, sperimentando.
Le grandi invenzioni e le grandi imprese sono frutto della collaborazione di molti individui, alla realizzazione e al soddisfacimento di un bisogno, un desiderio, un sogno comune; al quale quindi una parte della società collabora al soddisfacimento.
Fra le invenzioni che maggiormente hanno rivoluzionato la vita umana troviamo la stampa a caratteri mobili, che si attribuisce a Johann Gutenberg, nel 1450 circa, ma che trova un antenato nella stampa a blocchi di legno intagliati presente in Cina già 500 anni prima. Anche invenzioni molto più umili sono diffuse nei secoli e fra i continenti: le prime tracce dell'uso del dentifricio si hanno in Egitto nel 3° secolo d.C., ma per avere lo spazzolino da denti, come oggi lo conosciamo, occorre andare in Cina e attendere fino al 16° secolo. Fra la fine del 14° e i primi decenni del secolo successivo inizia una serie di importanti scoperte dal punto di vista strumentale: in particolare il termometro, il cannocchiale e il microscopio. La fine di quel secolo regala anche il barometro e le prime macchine a vapore.
Il 18° secolo è segnato dalla scoperta dell'elettricità, di cui Benjamin Franklin fu il primo alfiere, con l'invenzione del parafulmine; avanza fortemente anche la tecnologia meccanica e quella legata all'ottica. Il 19° secolo inizia con la scoperta della pila da parte di Alessandro Volta e con le prime applicazioni civili importanti del vapore con il trasporto tramite locomotive e battelli. Iniziano a svilupparsi impetuosamente le comunicazioni, col telegrafo elettrico di Samuel Morse, e la fotografia, con Louis Daguerre. Dal 1850 prendono corpo molte invenzioni che tuttora utilizziamo in forma ben più perfezionata: i pneumatici per i mezzi di trasporto, gli ascensori, la macchina da scrivere, i compressori di aria, i motorielettrici e così via. In quel periodo iniziano a essere sviluppate anche le prime procedure moderne in campo alimentare, con la pastorizzazione degli alimenti e con l'uso dei fertilizzanti artificiali nell'agricoltura. Il motore a scoppio usato per le automobili si fa risalire a Nikolaus Otto, attorno al 1870, negli stessi anni in cui compaiono i primi registratori per la riproduzione delsuono.
Ma c'è un'altra faccia della medaglia, una faccia ben più in ombra, dove l'umanità nella ricerca della tecnologia, viene meno: La guerra.
Chiariamoci, la "guerra", nel mondo animale (intesa come caccia per la sopravvivenza, o per la possibilità di accoppiarsi) è sempre esistita; molti animali si sono evoluti diventando vere e proprie macchine "da guerra" perfette, adattate per scovare la propria preda anche da decine di chilometri.
L'uomo non è da meno. Sin dalla rivalità tra tribù nel paleolitico, per il medioevo, fino ad arrivare ai giorni nostri, abbiamo sempre combattuto guerre di potere, finite quasi sempre nel sangue.
Diversi sono gli atteggiamenti rispetto al continuo cambiamento imposto dalla tecnologia: da quello catastrofista di chi l'accusa di essere alla radice di molti, se non tutti, i mali del mondo moderno, a quello di chi invece entusiasticamente pensa che comunque la tecnologia migliori la vita di tutti. Entrambi gli atteggiamenti portano a esagerazioni, come quelle di chi vede la scienza come 'buona', in quanto ricerca disinteressata, da contrapporre a una tecnologia 'cattiva', volta solo al profitto, che rende meno 'naturale' la nostra vita. C'è poi un atteggiamento, anch'esso pessimista, che vede il progresso tecnologico come la causa di una crescente perdita di umanizzazione della vita quotidiana, o addirittura come una micidiale arma in mano ai governi per controllare, fin nel più minuto dettaglio, la vita dei cittadini.
Da una parte si riconosce che la tecnologia da sempre migliora le condizioni di vita, dall'altra si porta in primo piano la necessità di coniugare lo sviluppo di un mondo sempre più popolato ed esigente in termini di risorse naturali con il minore impatto possibile sull'ambiente.
E questo articolo mannaggia alla miseria, l'ho scritto io, Marco Castiglia, e ha fatto la storia di come abbiamo impostato gli altri articoli!
Fonti e approfondimenti:
https://www.treccani.it/enciclopedia/tecnologia_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_tecnologia