L'invenzione della pila

20.03.2020

È il 20 Marzo 1799, e nella sua residenza di Lazzate, in Lombardia, Alessandro Volta inventa la pila elettrica, quella che oggi è più comunemente definita batteria e permette l'utilizzo di dispositivi elettronici senza la necessità che questi siano direttamente collegati a una presa di corrente.

Riprendendo gli studi di Galvani (infatti il termine galvanizzato vi dice niente?) Volta collega la sua pila, formata da un telaio di legno, delle monete di zinco, dei panni imbevuti di una soluzione acida per scaturire la reazione e degli elettrodi in rame, a una rana morta, galvanizzandola, inducendo cioè la contrazione della stessa per mezzo della corrente elettrica che la colpisce. Non essendovi ancora il Premio Nobel, Volta deciderà di mostrare la sua invenzione al corrente dominatore della sua terra, nonché l'uomo che a breve diventerà il più potente del mondo: Napoleone Bonaparte, che lo insignirà di una medaglia d'oro e gli offrirà una cospicua somma di denaro.

La pila rimarrà l'unico oggetto esistente per la produzione di energia elettrica fino all'invenzione della dinamo nel 1869 ad opera del belga Gramme.

Volta in una dimostrazione a Napoleone
Volta in una dimostrazione a Napoleone
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