Lo scoppio della Guerra d'Indipendenza Americana

19.04.2020

Definire la data di inizio di una guerra è possibile, ma quando si tratta di un moto rivoluzionario, come la guerra d'indipendenza americana, allora la situazione si complica, poiché le stesse tensioni precedenti fanno anch'esse parte del "gesto ribelle", ma per comodità prendiamo in esame il primo grande conflitto a fuoco.

Scritto da Alessandro Averna 

3 min.


Gli abitanti dei territori inglesi in America sono per la maggiore di nazionalità inglese, cittadini che si sono trasferiti nei territori di oltremare da generazioni in cerca di un futuro migliore, sotto la stessa corona che avevano lasciato alla partenza dalla Britannia, ma con più spazio per emergere economicamente. Questo è il sano principio alla base della fondazione di "colonie", cosa già praticata nel mediterraneo occidentale dell'VIII sec a.C.

Ma nel momento in cui il colono, che sulla carta dovrebbe avere gli stessi diritti del cittadino della madrepatria, in quanto figlio della stessa nazione, subisce un trattamento più gravoso dal punto di vista fiscale e sociale, ecco che allora è lo stesso Stato a determinare una secessione tra i propri cittadini. Si radicalizza proprio così il pensiero indipendentista dei coloni americani.

La prima area dove ciò avviene è lo stato del Massachussets, intorno a Boston. Qui il risentimento nei confronti degli inglesi è molto forte, per via delle imposte sul té (si ricordi il Boston tea party del 1773) e delle violenze civili (massacro di Boston del 1770), pertanto gli inglesi devono aumentare i controlli e le pattuglie al fine di intercettare e neutralizzare possibili azioni ribelli.

La notte tra il 18 e il 19 Aprile un plotone di circa 700 giubbe rosse parte da Boston verso ovest, fermandosi in ogni villaggio e perquisendo le case: cercano armi, ma non sanno che queste sono già in braccio ai singoli miliziani americani. Appena gli inglesi raggiungono Lexington (a metà strada tra Boston e Concord, metà finale della pattuglia), ecco che la pattuglia trova un manipolo di una settantina di miliziani oltre che un corteo di circa 200 coloni disarmati. L'ufficiale in capo delle giubbe rosse, un tale Pitcaim, invita la popolazione a tornare alla proprie mansioni e consegnare le armi, ma i miliziani si rifiutano e si odono due spari, provenienti da schieramento ignoto, quindi entrambi rispondono al fuoco e al levarsi delle polveri circa 10 miliziani e una giubba rossa rimangono a terra. A questo punto i coloni si disperdono e gli inglesi riprendono la loro marcia. Questo è quanto ci racconta il soldato John Barker circa i fatti dell'alba a Lexington.

L'ufficiale Pitcaim capisce che non sarà una semplice pattuglia e chiede rinforzi a Boston, mentre marcia per Concord. Qui vi è un maggiore raccoglimento di miliziani che sono asserragliati una parte in collina, fuori città, e una parte dentro la stessa. Quando gli inglesi stanno tornando, a perlustrazione finita, ecco che si trovano i miliziani oltre il ponte. Gli ufficiali inglesi cercano il dialogo, quando parte un colpo di avvertimento da un soldato britannico, che scatena il fuoco compatto dei miliziani, causando la morte di diversi alti gradi inglesi. Nel frattempo dalla città stanno giungendo altri miliziani, gli inglesi sono in trappola e optano per la ritirata.

I miliziani inseguono gli inglesi e le cosiddette milizie speciali "minuteman" avviano azioni di guerriglia sparando sugli inglesi in ritirata da dietro gli alberi. Per fuggire più velocemente molti inglesi abbandonano armi e vesti. Ritornati a Lexington i britannici ottengono i rinforzi chiesti sulla via dell'andata, ma ormai i numeri sono troppo schiaccianti a favore dei miliziani: 4000 vs 1700.

Il nuovo capo degli inglesi, l'ufficiale Percy, decide di proseguire con la ritirata verso Boston, ma i miliziani ripetono la tattica di guerriglia infliggendo altre vittime durante il percorso: anche i pezzi di artiglieria e le munizioni vengono abbandonate.

Alla fine della giornata un centinaio di miliziani e circa 200 inglesi sono stati raggiunti da un proiettile, la metà dei quali ferito a morte. Le perdite contenute da parte dei miliziani e il forte supporto popolare dimostreranno che la secessione non è un obbiettivo irraggiungibile e che con più perseveranza e organizzazione si può fare. Ormai non si torna più indietro.

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