Nascita dei nomi "destra" e "sinistra" in politica
La storia dei termini "destra" e "sinistra" è strettamente legata alle vicende politiche che si sono susseguite negli ultimi due secoli. Oggi essere sono solo relativamente applicabili alle attuali formazioni partitiche, ma la loro storia ci aiuta a comprendere i cambiamenti che si sono verificati in ambito politico e sociale.
Scritto da Silvia Giunta
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Nel corso della storia le posizioni politiche che sono state assunte dai diversi partiti sono spesso stati ricondotte ad un'ideologia di "destra", piuttosto che di "sinistra" o viceversa.
L'origine dell'utilizzo di questi termini, in ambito politico, risale alla disposizione che i deputati assunsero nella sede dell'Assemblea Costituente convocata nel 1789. I rivoluzionari radicali, infatti, presero posto a sinistra della presidenza, i filomonarchici conservatori, a destra del seggio presidenziale. Anche la Convenzione del 1792 mantenne questo assetto, e da allora le denominazioni precedentemente citate divennero un'espressione frequente nel linguaggio politico.
Questi due termini, tuttavia, non possono essere applicati senza incorrere in imprecisione ad epoche antecedenti alla Rivoluzione Francese. Questo movimento ha infatti trasformato radicalmente il modo di percepire il tempo e il divenire storico. La concezione che aveva regnato sovrana nei secoli precedenti prevedeva che il movimento temporale assumesse un andamento ciclico, in cui l'obiettivo della classe dominante doveva essere tornare indietro al punto di partenza; il passato, il ritorno alla tradizione erano il valore massimo cui si potesse ambire.
A partire dal 1789, invece, questa mentalità comincia lentamente a cambiare, per arrivare all'elaborazione di un movimento temporale lineare, in cui si procede verso il futuro, e il passato viene connotato negativamente. Naturalmente questo cambiamento del modo di pensare non è assolutamente definitivo, ma è solo in base ad esso che è possibile spiegare il significato dei termini "destra" e "sinistra".
In generale, infatti è proprio di una concezione di sinistra la tendenza ad accelerare il corso del tempo, in una prospettiva progressista. Inoltre la sinistra ritiene che tutti gli uomini siano uguali proprio in quanto uomini, e che la diversità venga introdotta solo per effetto dell'oppressione.
La destra, invece, è estremamente prudente sulla strada verso il progresso, e nei suoi esiti più radicali, si rivela profondamente attaccata alla tradizione, e quindi si colloca su un piano conservatore. Un'ideologia di destra, inoltre, sostiene un'incolmabile diversità tra gli uomini, e prevede la libera iniziativa privata.
La sinistra basa la sua teoria dell'uguaglianza sul fatto che gli uomini abbiano gli stessi bisogni (l'alimentazione, il riposo, il lavoro), e si rivela quindi materialista. La destra, invece, si appiglia alla diversità intellettuale dell'uomo e approda quindi allo spiritualismo.
La destra e la sinistra hanno affrontato un percorso di crescita e di evoluzione dei loro programmi nel corso degli ultimi duecento anni, che hanno dato luogo alla formazione dei moderni partiti, a cui, però queste due categorie sono solo relativamente attribuibili, e a cui spesso vengono indebitamente ricondotti per motivazioni meramente propagandistiche.
Approfondimenti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Sinistra_(politica) https://it.wikipedia.org/wiki/Destra_(politica)
https://www.skuola.net/storia-moderna/destra-storica-potere.html