Nerone e la messa di Pasqua

06.04.2020

Non vi siete mai chiesti come mai Nerone decise di dare fuoco a Roma? Ecco, oggi vi racconteremo i succosi retroscena che spinsero l'imperatore a trasformare in un cumulo di cenere fumante. 

Scritto da Gabriele Lo Monaco

1 min.


Roma, 60 D.C. L'imperatore Nerone deve affrontare l'ennesima rivolta popolare nella capitale: i cittadini cristiani capitanati da Salvinius Legatus manifestano il loro dissenso dopo che l'imperatore ha emanato un decreto dove vieta lo svolgimento della Pasqua per far fronte ad una epidemia che affligge la capitale da ormai 2 mesi.

I cristiani affermano che in quanto uomini di Dio, non hanno bisogno di rispettare la quarantena e decidono di infrangere il coprifuoco raccogliendosi durante la notte nelle numerose chiese della città.

Nerone non la prese bene, dopo mesi di quarantena senza Netflix e Pornhub premium, decise di punire Salvinius e i suoi cristiani dissidenti. Aspettò che fossero tutti raccolti in preghiera, dopodichè sbarrò le porte delle chiese chiudendo i cristiani all'interno e diede fuoco all'edificio. In memoria di quella notte ecco che nacque la Pasquetta, dove si ricorda il rogo di Salvinius arrostendo maiale alla griglia e strafogandosi di cibo come lui era solito fare in pubblico. 

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