Prima avventura nello spazio

12.04.2020

Il 12 aprile 1961, alle 9.07 (ora di Mosca), la navicella Vostok I decolla da Baikonur alla volta dello spazio. A bordo solamente l'astronauta sovietico Yuri Gagarin.

Scritto da Silvia Giunta 

2 min.


Le componenti tecniche del mezzo su cui il cosmonauta intraprende il coraggioso viaggio funzioneranno in maniera impeccabile, permettendo a Gagarin di compiere un'orbita terrestre completa, in costante contatto radio con la Terra. L'astronauta trascorrerà complessivamente 108 minuti nello spazio, prima di imboccare la strada del ritorno.

Al termine delle osservazioni i retrorazzi frenanti della navicella si accendono regolarmente, consentendo all'unico membro dell'equipaggio un rientro tempestivo. Ma i tecnici russi non sarebbero stati impreparati in nessun caso: se, infatti, ciò non fosse avvenuto Gagarin sarebbe comunque entrato nell'atmosfera in maniera naturale dopo dieci giorni dalla partenza, grazie all'effetto della forza d'attrito.

La fase del rientro si rivela più problematica dell'andata: l'astronauta si trova infatti in difficoltà a causa del mancato distacco del modulo orbitale, la parte della Vostok che conteneva la maggior parte degli strumenti di volo, superflua per l'atterraggio sulla Terra, e progettata dunque per staccarsi durante il viaggio di ritorno. Nonostante le complicazioni, i collegamenti con questa parte verranno recisi dalla forza d'attrito e il cosmonauta atterrerà illeso a 26 km dalla città di Engels.

Yuri Gagarin segnerà, a seguito di questa missione, la storia dell'umanità e dell'astronomia. Marcherà infatti il primato sovietico nel campo dell'esplorazione del cosmo, e, soprattutto, dimostrerà che è possibile per l'uomo visitare e conoscere una dimensione completamente nuova, quella dello spazio.

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