Quanto ne sapete sui vaccini?

21.03.2020

Cos'è e come agisce un vaccino? A cosa serve la vaccinazione? Qual è stato il loro impatto sulla società? E come ne avviene lo sviluppo e la commercalizzazione?

Spesso si discute, prevalentemente a livello politico, circa il tema della vaccinazione. Molte, infatti, sono le critiche basate su principi estranei alla razionalità che vengono mosse contro il vaccino, ma si deve realmente capire che dando ascolto a queste infondatezze, oggi, la società non sarebbe così com'è.

Un vaccino è un preparato artificiale contenente parti di agenti infettivi indeboliti o privi di vita, una soluzione fisiologica a base di acqua sterile, degli adiuvanti (come l'idrossido di alluminio), e dei conservanti (come gli antibiotici) volti a proteggere il farmaco. In base alla preparazione del vaccino esso ha una classificazione e quindi un modus operandi diverso.

Vi sono vaccini vivi attenuati, composti da microrganismi vivi del virus o batterio contro cui si vuole agire, resi più deboli della loro forma patogena attraverso ripetuti processi di "purificazione" in laboratorio. Questi per agire hanno bisogno di essere introdotti dentro il paziente e qui devono replicarsi come farebbero in condizioni normali di malattia affinché, con l'aiuto degli adiuvanti, inneschino la reazione del sistema immunitario, il quale, dopo aver sconfitto la simulazione della malattia, apprende una strategia per debellarla in caso si presenti nella sua forma originale in futuro: si creano così gli anticorpi, con una sola iniziezione (o al limite due) del farmaco, che per l'appunto è esente da controindicazioni nei soggetti immunocompetenti, controindicazioni che invece sono presenti nei casi di pazienti affetti da altre patologie immunosopprimenti. In questa categoria si annoveri il MoRoPar, il vaccino contro morbillo, rosolia e parotite.

Poi si considerino i vaccini inattivati, prodotti con microrganismi morti, uccisi cioè da un forte sbalzo termico come una costante esposizione al calore, e pertanto non attivi, cioè impossibilitati ad avere attività patogena, quindi esenti da ogni tipo di ricaduta. A differenza di quelli sopracitati la reazione immunitaria è più debole e per questo motivo è necessario eseguire più iniziezioni, definite "richiami", negli anni, contro la stessa malattia, al fine di far "ripassare" al sistema immunitario, come agire in caso la malattia si ripresenti. Un caso molto comune di questa tipologia è il classico vaccino antinfluenzale.

Vi è poi il vaccino a base di anatossine, cioè composto da germi produttori di tossine, privati della loro capacità tossica, ma non di quella immunogena, mediante l'applicazione della formalina (CH2O), un potente battericida. La malattia entrà così nel corpo senza manifestarsi né agire, ma il sistema immunitario reagisce ugualmente debellendola e guadagnando poi degli anticorpi specifici. Un esempio è il vaccino contro il tetano.

Queste sono le tipologie di vaccino principali, grazie ai quali oggi la società è riuscita ad eliminare dalla faccia della Terra numerose malattie letali per l'uomo, che da sempre ha dovuto convivere con la paura di morire per patogeni oggi definiti banali e quasi dimenticati. Per questo è importante vaccinarsi ad oggi: creare uno scudo sociale contro le malattie, evitando che queste si diffondano nuovamente in disastrose epidemie, con un metodo decisamente più sicuro di ogni "immunità di gregge". Stiamo capendo solo in questi giorni quanto sia gravosa un'epidemia, e probabilmente proprio in questi giorni sarà compresa la vera utilità di un vaccino, assente per il covid19.

Il preparato medico, prima di poter essere applicato, deve essere provato e lavorato in laboratori altamenti specializzati in 4 fasi di studio empirico successive allo studio teorico del prototipo:

  1. Test di tollerabilità e valutazione di possibili effetti collaterali;
  2. Test di immunogenesi, osservazione, cioé, di come, e se, reagisce il sistema immunitario;
  3. Test a larga scala su volontari e commercializzazione;
  4. Monitoraggio dei pazienti e controllo di effetti secondari.

Fonti e approfondimenti:

https://www.epicentro.iss.it/vaccini/VacciniSviluppoCommercio

https://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-si-classificano-i-vaccini

https://www.treccani.it/enciclopedia/vaccino

https://it.wikipedia.org/wiki/Vaccino

Il Giornale dei Giovani
"Un'iniziativa dai giovani per i giovani
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia