Riaprono le strade a Berlino

11.05.2020

Al termine del secondo conflitto mondiale le superpotenze vincitrici rimangono sole e senza nemici. Sorge quindi la competizione tra Alleati e Comintern, identificata nelle figure di USA e URSS. Il primo teatro di scontro, sintomo della "guerra fredda" sarà proprio la spartizione della Germania e il futuro della sua odierna capitale: Berlino.

Scritto da Alessandro Averna

3 min.


Agli inizi di Maggio del 1945 Berlino cade sotto i colpi dell'Armata Rossa e di lì a poco la Germania firmerà la resa incondizionata. Saranno i vincitori a decidere cosa fare del territorio tedesco (Conferenza di Potsdam), occupato a Nord-Est dai sovietici, a Nord-Ovest dai britannici, al Centro-Ovest dai francesi e a sud dagli americani. Sembrerebbe una divisione omogenea, figlia di una conseguenza bellica, ma vi è un problema: Berlino, la capitale. Sebbene essa sia stata presa dai russi, gli alleati vi avanzano pretese, così anche Berlino è divisa: a Est la zona sovietica, a Ovest quella filo-occidentale.

Le potenze occidentali vedono nell'occupazione della Germania solo una condizione transitoria, mirata alla ricostituzione di un nuovo Stato tedesco unitario, che sarebbe stato molto utile ad arginare i sovietici; di contro Stalin è contrario a ciò, in quanto vuole l'opposto: una Germania debole sia militarmente che economicamente, per paura di trovarsela di nuovo contro in guerra, e magari proprio alleata degli USA. Francia e Gran Bretagna accettano, invece, la proposta americana unificando sotto un'amministrazione e una moneta comune il territorio in loro possesso. È il 18 Giugno 1948: la Guerra Fredda è iniziata.

L'URSS, ormai, non si considera nemmeno più alleata degli occidentali e sei giorni dopo, il 24 Giugno, le luci si spengono, gli approvvigionamenti non arrivano più, le comunicazioni telefoniche sono tagliate a Berlino Ovest: la città è al buio, come scomparsa dalla mappe. Infatti, pur essendo Berlino Ovest sotto controllo occidentale è a tutti gli effetti in territorio sovietico, costituisce un exclave per gli americani, e ciò pone la città in una condizione di svantaggio in caso di ostilità sovietiche.

È un vero e proprio assedio, che ha lo scopo di far abbandonare la porzione di città a tutti i filo-americani. È per questo che proprio gli USA devono intervenire: occorre rendere saldo il loro piede entro i territori dell'Est. Harry Truman, presidente degli Stati Uniti, ha due scelte: la prima, del generale Lucius Clay, è mandare un contingente militare fornito di aiuti umanitari via terra fino a Berlino, passando senza colpo ferire per i territori sovietici, e sparando solo se attaccati, condizione che sarebbe parsa molto probabile e avrebbe scatenato un nuovo conflitto; la seconda, del generale Albert Wedemeyer, di costituire un ponte aereo che portasse per il cielo i rifornimenti a Berlino.

Viene scelta la seconda ipotesi, che andrà avanti fino al Settembre del 1949, in misura cautelativa, visto che i sovietici avevano tolto il blocco della città già l'11 Maggio 1949.

I "RosinenBomber" (bombardieri di uvetta) voleranno per 462 giorni da USA, Francia e Regno Unito consegnando alimenti, caramelle, medicinali e materie prime.

L'11 Maggio, con la rimozione del blocco, inizia una nuova era per la Germania. Si lavora infatti alla creazione di uno stato sovrano, sulla carta, nei territori occupati dagli occidentali: il 24 Maggio nasce la Repubblica Federale Tedesca con sede del governo a Bonn, forte degli investimenti americani ed economicamente avanzata. L'URSS risponde dando vita, il 7 Ottobre, alla Repubblica Democratica Tedesca, di stampo socialista.

Anche Berlino manterrà la divisione stabilita dalle occupazioni: Berlino Est capitale della RDT; Berlino Ovest exclave della RFT. La città sarà divisa da un muro costruito nel 1961, che durerà per quasi 30 anni.

La conseguenza più grande che possiamo vedere oggi in quella che è stata ieri la divisione della Germania è il dislivello economico tra Est e Ovest, simile a un rapporto Nord-Sud in Italia. Il Sud e l'Occidente, compresa Berlino Ovest, è progredito economicamente parlando, non a caso Monaco, Francoforte e Amburgo sono le città più importanti per l'economia tedesca; invece il Levante, compresa Berlino Est, è rimasto arenato dal punto di vista del progresso, complice il regime autoritario socialista, ben poco democratico.

Fonti: fatti per la storia, zanichelli, wikipedia

Approfondimenti:

Muro di Berlino - https://www.berlino.com/muro-di-berlino/ 

Piano Marshall - https://ilgiornaledeigiovani.webnode.it/l/il-piano-marshall/ 

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