Ricordo di Primo Levi

11.04.2020

Ciascuno di noi conosce Primo Levi, magari non tutti hanno letto il suo capolavoro, "se questo è un uomo", e sicuramente in pochi conosco la storia dello scrittore.

Scritto da Alessandro Averna

1,5 min.


Primo Levi nasce a Torino nel 1919 in una famiglia benestante di origini ebraiche. Ben presto l'Italia entrerà in contatto col mondo fascista e nei primi anni la famiglia di Levi accetterà il regime, seppur di malavoglia, come molti nel paese. Quando entrano in vigore le leggi razziali, nel 38', Levi ha già intrapreso gli studi di chimica all'Università, e in questo modo, sebbene le leggi dell'odio vietassero agli ebrei di studiare, coloro i quali avevano iniziato gli studi prima del 38' potevano finirli. Levi si laurea con lode nel 1941 e subito dopo inizia a cercare un impiego come chimico: lo trova a Milano, dove entra in contatto con esponenti del Partito d'Azione.

Il 3 Settembre 1943 l'Italia firma l'armistizio di Cassibile, ma prende tempo per renderlo ufficiale per paura di ritorsioni tedesche (esso infatti prevedeva il cambio di fronte italiano, dall'asse agli alleati). Viene reso pubblico da Badoglio l'8 Settembre, giorno in cui l'Italia cambierà per sempre: al Sud pace apparente, al Nord lotta continua. Levi decide di rifugiarsi tra le montagne, entrando nel nucleo partigiano della Val d'Aosta, dove verrà arrestato pochi mesi dopo, e condotto ad Auschwitz, sulla cui esperienza baserà il racconto "Se questo è un uomo". Conoscendo il tedesco basilare ha potuto lavorare come chimico al campo, finché nel 1945 l'Armata Rossa arriverà alle porte di Auschwitz e i tedeschi evacueranno il campo. Ma Levi non andrà con i tedeschi, in quanto ammalatosi di scarlattina sarà lasciato al campo e poi liberato dai russi, che lo ricondurranno in Italia a passo di marcia, infatti lui ricorderà il viaggio nel libro "La Tregua". Tornato in Italia proverà a condurre una vita normale, divenendo scrittore e ricevendo numerosi premi per le sue opere. Tra quelle non rinomate, ma tra le più belle, consigliamo "il sistema periodico", libro di divulgazione scientifica dove ad ogni elemento chimico associa un proprio ricordo autobiografico.

Levi morirà nel mistero l'11 Aprile 1987, caduto dalle scale della propria abitazione, non si sa se accidentalmente o di propria sponte, in quanto lo scrittore, per tutta la sua vita, soffrirà di una forma di depressione causata dall'essere uno dei pochissimi sopravvissuti, arrivando a definire l'essere scampato alla morte "un dono avvelenato", che lo avrebbe costretto per tutta la vita a ricordare quegli anni terribili.

Fonti e approfondimenti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Primo_Levi 

https://library.weschool.com/lezioni/letteratura/letteratura-italiana/novecento/primo-levi

https://www.ilpost.it/tag/primo-levi/ 

Il Giornale dei Giovani
"Un'iniziativa dai giovani per i giovani
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia