Tentativi di Depistaggio del Governo

17.05.2020

Fin dove si può spingere l'ingerenza del Governo e quanto può essere celata con degli affari di sicurezza nazionale una mossa meramente politica? Lo scandalo del WaterGate ha posto una forte linea di demarcazione in risposta a queste domande: per la prima volta l'opinione pubblica si è realmente dimostrata più forte di un Governo.

Scritto da Alessandro Averna

3 min.



Il 17 Maggio 1973 negli Stati Uniti è l'inizio della fine del Governo Nixon II: il Senato apre le udienze per lo scandalo Watergate. Richard Nixon, alto esponente del Partito Repubblicano, inizia la sua carriera negli anni '50 al fianco di Dwight Eisenhower svolgendo il vero e proprio "lavoro sporco" al posto dell'eroe di guerra, così, quando finisce il mandato dell'ex militare, Nixon è sicuro di prenderne il posto nel 1963, ma a quelle elezioni gli si para davanti il "sogno americano fatto persona": John Fitzgerald Kennedy.


Nixon perderà, ma dopo otto anni si rifarà sconfiggendo, per molto poco, il candidato democratico Humphrey. Dopo i primi quattro anni di mandato il popolo avrà un'alta un'altra considerazione di lui: "guerra al cancro", normalizzazione dei rapporti con la Cina, ritiro delle truppe dal Vietnam, sbarco sulla Luna. Queste sono le cose fatte dal Governo Nixon, ma, ad oggi, egli è forse il presidente più schernito e meno amato dagli americani. Perché?

Alle elezioni del '72 Nixon concorre per la sua elezione contro McGovern, un candidato radicale della sinistra democratica. I democratici hanno la loro sede in un palazzo lungo il fiume Potamac, a Washington, chiamato WaterGate, per via della vicinanza al corso d'acqua. Una notte di qualche mese precedente le elezioni una guardia giurata trova del nastro adesivo su una porta di un ufficio democratico e, pensando l'avessero dimenticata le donne delle pulizie come promemoria, lo rimuove.


Un'ora dopo passa di nuovo davanti allo stesso ufficio ed ecco che trova di nuovo il nastro adesivo. Un po' impaurito e decisamente assonnato chiama i rinforzi: all'arrivo della cavalleria vengono scovati cinque uomini dentro gli uffici democratici, che avevano usato il nastro adesivo per tenere la porta aperta. Ma cosa ci facevano cinque uomini in piena notte dentro degli uffici? Viene scoperto che stavano maneggiando delle cimici da porre sotto le scrivanie dei leaders democratici: si tratta in tutto e per tutto di spionaggio.


Qualche giorno dopo si tengono le elezioni e Nixon ottiene il risultato più schiacciante della storia americana: 49 Stati votano per lui, solo uno per McGovern. L'opinione pubblica esclude quindi un coinvolgimento del presidente nella faccenda, in quanto non erano state delle elezioni in bilico. Ben presto però un articolo del Washington Post alza un polverone portando prove di coinvolgimenti di gente vicina al presidente e, ben presto, anche di un diretto assenso della più alta carica dello Stato.


Il 17 Maggio 1973 il Senato avvia le udienze a carico del presidente, che ormai è colpevole per tutti. Viene interrogato un collaboratore di Nixon e questi, messo sotto scacco dal procuratore generale che si occupa del caso, dichiara che tutto quel che viene detto nello Studio Ovale, ufficio del presidente, viene registrato da sempre. Gli inquirenti capiscono quindi che, se vogliono scovare un possibile coinvolgimento di Nixon, devono entrare in possesso dei nastri registrati nei giorni intorno all'origine delle accuse.


Nixon si rifiuta di concedere i nastri e dà, al loro posto, le trascrizioni degli stessi, ma vi è un buco di quasi venti minuti in quegli scritti. Come se per venti minuti vi fosse stato un silenzio tibetano. Il presidente si giustifica prima dicendo che in quel lasso di tempo erano state proferite faccende di sicurezza nazionale, poi fa autoaccusare una segretaria di aver, erroneamente, cancellato quel periodo di tempo. La cosa appare a tutti ridicola e il Congresso dà un ultimatum a Nixon: o i nastri ricompaiono magicamente o partirà la sfiducia.


Nixon accetta e fornisce i nastri integrali, con le dimissioni già alla mano: infatti nei minuti omessi nelle trascrizioni si sente che il presidente invita la CIA a creare un falso nel quale la Central Intelligence Agency avrebbe dovuto depistare la FBI giustificando la presenza dei cinque uomini al WaterGate in qualità di agenti governativi anti-comunisti: infatti McGovern sarà tacciato di idee fin troppo socialiste.

Approfondimenti

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Bob_Woodward

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Carl_Bernstein

https://en.m.wikipedia.org/wiki/Deep_Throat_(Watergate)



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