Un libro ricco di sorprese (I)

10.05.2020

 Un libro viaggiatore

Scritto da L'Antichista


Il 13 aprile 1229, nel silenzio di un monastero palestinese, forse quello di Mar Saba vicino a Betlemme, un ignoto amanuense completò il lavoro che gli era stato affidato: trascrivere in bella grafia le preghiere in uso nella comunità. Ne venne fuori un bel manoscritto in carta pergamena di circa 180 fogli (ciascuno contenente 4 pagine di scrittura), ben rilegato, elegante nella sua semplicità, di piccolo formato e perciò maneggevole, che proprio per questo sarebbe passato da molte mani e avrebbe viaggiato molto.

Quasi 700 anni dopo, infatti, nel 1899, questo manoscritto si trovava a Costantinopoli dove fu catalogato, con altri suoi compagni, nella Biblioteca del Metochion, una struttura appartenente al Patriarcato ortodosso di quella città, all'epoca capitale dell'Impero ottomano. Non è chiaro quando vi sia arrivato, ma non è neppure strano, dato che Mar Saba dipendeva dal patriarcato di Costantinopoli sin dal 1600.

Gli sconvolgimenti legati alla prima guerra mondiale e all'instaurazione, nel 1923, della Repubblica Turca, causarono la dispersione di una parte del patrimonio culturale del paese. Anche il piccolo manoscritto lasciò la Turchia e finì nella collezione dell'antiquario parigino Salomon Guerson, poco prima che iniziasse la seconda guerra mondiale, forse dopo un viaggio, ben più lungo, per gli Stati Uniti. Nella Francia occupata dai nazisti l'ebreo Guerson ebbe ben altri problemi che fare buoni affari: cercò di trovare i soldi per scappare e vendette il manoscritto a Marie Louis Sirieix, militante della resistenza francese.

Terminata la guerra, alla morte di Sirieix, la figlia Anne trovò tra i cimeli anche il manoscritto: intelligentemente lo sottopose all'attenzione di alcuni esperti, per capirne il valore, decidendo alla fine di metterlo in vendita. Il 29 ottobre del 1998, presso la Casa d'Aste Christie's di New York, il manoscritto fu acquistato per 2 milioni di dollari da un collezionista privato ad oggi anonimo, che ha affidato il libro al Walters Art Museum di Baltimora, finanziando tutte le spese per il restauro e lo studio.

La storia, singolare e drammatica, di questo manoscritto, o codice, come lo chiamano gli studiosi, è ben ricostruita sul sito Internet https://www.archimedespalimpsest.org/, ricco di informazioni e immagini.

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