Un Sogno Immortale
Il 4 aprile 1968 veniva ucciso Martin Luther King, icona storica della lotta per l'acquisione della parità dei diritti e l'abolizione della discriminazione razziale.
Scritto da Alessia Uva
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L'America della prima metà del '900 era lo sfondo di continue discriminazioni razziali nei confronti della gente di colore, che veniva trattata come se avesse un valore inferiore rispetto alla razza "pura", ovvero quella bianca. La lotta per l' acquisizione della parità dei diritti civili per i cittadini di qualsiasi razza vide come principale leader la figura di Martin Luther King, un pacifista che segnó una tappa fondamentale della storia moderna.
Nato ad Atlanta, Georgia, nel 1929 da una famiglia di pastori battisti, l'uomo fin dalla giovane età si rende conto del peso che comporta il colore della sua pelle e decide di dedicare la sua vita allo scopo di elimare definitivamente questa discriminazione, dedicandosi agli studi di filosofia e diventando successivamente un pastore.
La sua lotta inizia nel 1955, quando Rosa Parks, sarta e attivista di colore, viene arrestata perché si era rifiutata di cedere il suo posto a un bianco sull'autobus. Questo episodio spinge King a guidare per 382 giorni una massiccia campagna di boicottaggio da parte di tutti gli afroamericani nei confronti, che si conclude con un'importante vittoria: nel 1956 la Corte suprema degli Stati Uniti stabilisce infatti l'incostituzionalità delle leggi sulla segregazione sui mezzi di trasporto.
Da questo momento, l'uomo continuerà a spingersi in prima linea nella sua battaglia, arrivando a pronunciare nel 1963 a Washington, di fronte a 20.000 persone, il suo celeberrimo discorso "I have a dream", in cui, in occasione di una manifestazione per i diritti civili, ribadiva ancora una volta il suo sogno di giustizia e uguaglianza tra tutti gli uomini. L'anno successivo, verrà approvato il Civil rights act, legge per i diritti civili che aboliva la discriminazione nei servizi pubblici di ogni genere, e lo stesso Martin riceverà il Premio Nobel per la Pace, all'età di 35 anni.
L'operato dell'attivista, peró, non suscitava soltanto ammirazione e voglia di cambiamento, ma anche risentimento e odio: la parte americana conservatrice, infatti, iniziò ad avere paura del successo che l'uomo riscuoteva e perció lo rese il bersaglio di minacce d'ogni genere (tra cui una lettera dell'FBI che conteneva dettagli sulla sua vita sessuale extraconiugale e invitava King a suicidarsi). Il 4 aprile 1968 a Memphis, Tennessee, Martin Luther King viene ucciso da un colpo di fucile di grosso calibro poco prima di andare ad un incontro in una chiesa locale.
Il suo assassino, James Earl Ray, viene arrestato due mesi dopo ma l'uomo, dopo l'iniziale confessione, smentisce il suo coinvolgimento parlando di un complotto contro King. L'omicidio fa divampare la rabbia della comunità nera dando vita ad una rivolta in tutti i ghetti d'America con un bilancio di decine di migliaia di vittime.
Fonti e approfondimenti:
https://www.lifegate.it/persone/news/martin-luther-king-biografia
https://www.nev.it/nev/2020/04/03/martin-luther-king-quel-sogno-che-ci-manca-da-52-anni/
https://www.nobelprize.org/prizes/peace/1964/king/biographical/